Radio Active 20068 L'ascolti in tutto il mondo
Trent’anni fa, 1 novembre 1994, usciva “MTV Unplugged in New York” dei Nirvana, un album che avrebbe riscritto non solo la storia del rock, ma il modo stesso di concepire la musica grunge.
In quella serata magica del ’93 (18 novembre 1993), tra candele e gigli che trasformavano lo studio in una sorta di tempio: “Come in un funerale”, dirà lo stesso Cobain in un’intervista. Kurt Cobain orchestrò un’operazione di spogliazione sonora tanto coraggiosa quanto rivoluzionaria e risultato fu un testamento artistico involontario, dove il grunge si faceva sussurro e la rabbia si trasformava in poesia acustica.
La scaletta non prevedeva nessuno dei singoli di successo. Eccetto Come As You Are, che venne riproposta con un arrangiamento che si adattava meglio alla versione acustica, il resto erano tutte cover: dalla reinterpretazione di “The Man Who Sold The World” di Bowie – oggi più ascoltata dell’originale – alle tre gemme dei Meat Puppets eseguite con i fratelli Kirkwood.
Il finale, con quella straziante “Where Did You Sleep Last Night“, fu il culmine di una trasformazione: il grunge si era fatto preghiera, la rabbia si era tramutata in poesia sussurrata. Kurt sognava già un futuro “etereo, acustico, come l’ultimo disco dei R.E.M.” Ma i suoi demoni avevano altri piani. Quello che ci resta è questo testamento involontario, pubblicato postumo l’1 novembre 1994, dove per una notte il punk incontrò il folk, e il rumore si fece silenzio.
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Scritto da: Rossella Rosselli
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