Radio Active 20068 L'ascolti in tutto il mondo
Si è spento a 91 anni Quincy Jones, il visionario produttore che ha ridefinito i confini della musica contemporanea. Maestro dell’arrangiamento, produttore di genio e ponte vivente tra jazz e pop, Jones lascia un’eredità che trascende le categorie musicali e generazionali.
Con un orecchio radicato nel jazz e lo sguardo rivolto al futuro, Q (come lo chiamavano nell’ambiente) ha ridefinito il concetto stesso di produzione musicale toccando l’apice della sua maestria con “Thriller” di Michael Jackson, un album che non ha semplicemente venduto copie, ma ha riscritto le regole del gioco e ha consacrato Michael Jackson il “Re del Pop”.
Ma ridurre Jones al suo lavoro con Jackson sarebbe come descrivere un oceano guardando solo una delle sue onde. La sua carriera, iniziata nelle fumose jazz club di Chicago, lo ha visto collaborare con i giganti del secolo: da Frank Sinatra a Miles Davis, da Count Basie ad Aretha Franklin. Le 28 statuette Grammy che adornano la sua bacheca raccontano solo in parte la storia di un uomo che ha infranto barriere razziali e artistiche, diventando una delle figure più influenti dell’industria musicale americana.
Se oggi ascoltiamo la musica pop come la ascoltiamo, se gli arrangiamenti orchestrali possono convivere con i beat elettronici, se il confine tra jazz, soul e pop è diventato così meravigliosamente sfumato, lo dobbiamo in gran parte alla sua visione.
Ma senza dubbio il suo lascito più grande è aver dimostrato che la musica, quando è autentica, può essere un potente strumento di cambiamento sociale: come testimonia “We Are The World”, l’inno alla solidarietà globale che produsse nel 1985, riunendo le più grandi stelle della musica in un coro universale.
Questa settimana, i nostri microfoni si tingono di groove in memoria di Quincy Jones. Ogni programma di Radio Active 20068 dedicherà uno spazio speciale al genio che ha ridefinito il suono della musica moderna.
Restate sintonizzati.
Scritto da: Rossella Rosselli
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